Metamorphosis: un’esperienza visiva di eleganza astratta e modernità
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La metamorfosi onirica lunga 30 secondi
Sin dai primi istanti dello spot lo spettatore entra nello schema narrativo, come colui che “osserva senza – quasi – essere visto” la fisicità di una donna, la modella, che ci ricorda gli archetipi di una bellezza greca e antica. Un corpo scolpito e le pose plastiche assunte ricordano infatti proprio un’opera d’arte statuaria che prima la camera, poi lo spettatore osservano in estatico silenzio.
Il fascino di questo spot pubblicitario si riscontra nell’equilibrio tra l’astrattismo degli anni ’20 e la modernità del design contemporaneo. La modella manichino, protagonista indiscussa della scena, sembra fluttuare in uno spazio temporale indefinito, un limbo tra passato e futuro in cui il prodotto si erge come il vero e unico protagonista. La potenza dell’immagine e della fotografia emerge in ogni fotogramma, esaltando la bellezza intrinseca delle scene e catturando l’occhio attento e sospeso dello spettatore.
L’uso sapiente di luci, ombre e colori crea un’esperienza visiva che oltrepassa il semplice atto promozionale, trasformando lo spot in una vera e propria opera d’arte visiva un sensuale gioco di “vedo e non vedo”, che ha impresso carattere distintivo alla comunicazione visiva. Il risultato finale è un’ode alla metamorfosi, la “Metamorphosis” della campagna spot per l’appunto, simbolo potente che rappresenta il costante rinnovamento del marchio e la sua capacità di reinventarsi e rimanere sempre al passo con i tempi.
Lo spot, prodotto a Milano, tiene fede perfettamente a questo obiettivo e raggiunge un pubblico esteso non solo attraverso il web e la televisione, ma anche grazie alla sua proiezione sulle vetrine de La Rinascente.
Lo spot pubblicitario “Metamorphosis” pertanto si traduce in emblematico vettore in grado, attraverso il canale della comunicazione visiva, non solo a valorizzare prodotto e brand, ma si fa portatore di un legame emotivo con il pubblico, lasciando nella mente di quello un’impronta indelebile.
La scelta di un design astratto e geometrico
Nel cuore della campagna c’è la volontà di dare risalto alla qualità e alla texture delle calze e immaginando di giocare con “la materia” dei filati, la nostra scelta è caduta su un design astratto e geometrico.
In questo contesto, la modella è immersa in un sfondo nero, elemento che funge da contrappunto al racconto suggerito e seducente delle calze. La scelta di un approccio astratto, lontano da ambientazioni più convenzionali o realistiche, sottolinea l’attenzione che si vuol dare con i codici visivi al dettaglio e al design dei prodotti.
L’uso dinamico dei giochi di luce
Una parte fondamentale della campagna è rappresentata dal linguaggio di un codice puramente visivo e sensoriale: i giochi di luce che non sono solo utilizzati solo per illuminare la scena, ma diventano uno strumento creativo, un modo per dare forma alla materia, svelare e esaltare la texture delle calze e creare un effetto assolutamente tridimensionale e “sporgente” fuori dallo schermo.
Questo risultato è ottenuto grazie a un sapiente lavoro di direzione della fotografia, in cui la luce è modellata e direzionata per creare contrasti e mettere in risalto i dettagli del prodotto.
Questo uso della luce, che fonde tecniche di illuminazione teatrale con concetti provenienti dal mondo della fotografia d’arte, risulta in immagini visivamente impressionanti, che catturano lo sguardo e sollecitano l’interesse mantenendolo alto per tutti i 31 secondi dello spot.
La realizzazione in studio per un ambiente controllato e dalla perfetta esecuzione
La campagna è stata realizzata interamente in studio, un ambiente guidato dall’operato del team di Kortocircuito, cosa che ha permesso di gestire ogni dettaglio della produzione.
L’approccio è risultato premiante non solo perché ha permesso di controllare con precisione luce e ambientazione, ma anche di lavorare con la modella in un ambiente rilassato e concentrato.
Il risultato è stato un set di immagini coerenti e di alta qualità, in cui ogni elemento è stato capace di contribuire alla valorizzazione del prodotto.
La texture delle calze è stata infatti esplorata e presentata al pubblico in modo altamente coinvolgente e accattivante nel sollecitare la creazione di ricordi più a lungo termine.
L’uso della comunicazione visiva come forma d’arte
Questo percorso attraverso la case history della campagna per La Rinascente ci porta a una riflessione finale sulla natura della comunicazione pubblicitaria.
Lontano da un semplice strumento di vendita, uno spot pubblicitario sa e può diventare una forma di arte, un mezzo attraverso il quale un brand può esprimere la sua visione, la sua identità e i suoi valori, raccontando una storia. Nel caso proprio dello spot La Rinascente, la campagna sulle calze rappresenta un perfetto esempio di come la comunicazione possa essere utilizzata per esprimere una visione del mondo, una sensibilità estetica e una dedizione alla qualità, dove tutti gli elementi che partecipano alla realizzazione diventano parte di un discorso più ampio sui valori di “bellezza” e “passione”, proprio come possono esserlo tutte le altre forme di arte che attraverso codici visivi esprimono concetti profondi capaci di toccare il cuore e la mente di un pubblico con cui instaurare relazioni durature e per l’eternità.