Cinematografia avanzata: comprendere la composizione e l’inquadratura di uno spot 

 

Non ti va di leggere? Ascolta l’articolo sul nostro podcast

In un mondo curioso, come quello della pubblicità, dove ogni dettaglio visivo è fatto per catturare l’attenzione dello spettatore, le inquadrature cinematografiche diventano una componente cruciale. 

Se vi siete mai chiesti quali sono le inquadrature più significative per un spot, non vi resta allora che ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito. 

Quando si creano contenuti come spot promozionali e pubblicitari, è necessario prestare estrema attenzione alle inquadrature e alla composizione della scena: stiamo parlando di un settore fondamentale, di cinematografia avanzata. Come ci piace sempre ricordare, non bisogna mai improvvisarsi e per questo si raccomanda di affidarsi a case di produzione video e cinematografiche, che possano essere esperte, preparate, competenti e qualificate. Nello specifico, quando si crea uno spot pubblicitario è molto importante conoscere appieno quali sono le risorse creative più adatte. Prima di tutto capiremo insieme cosa si intende con la parola campo e cosa con il termine piano, e successivamente comprenderemo tutte le tecniche per utilizzare al meglio queste risorse del cinema.


Campo, dove l’ambiente fa da protagonista VS piano, riservato alla figura umana


Con il termine di campo si intende un’inquadratura che rappresenta un paesaggio, in cui la figura umana è pressoché assente o presente in parte secondaria: si parla, dunque, di piano lunghissimo, lungo, fino ad arrivare al piano, dove invece l’uomo è protagonista. Di conseguenza, avremo un ventaglio di inquadrature sfaccettate, in cui la distanza dal soggetto si modifica: questa è la successione fra campi e piani.

Campo lunghissimo, dove in pratica il panorama è un paesaggio sconfinato: lo troviamo spesso negli spot che sponsorizzano il turismo, oppure nelle pubblicità di prodotti che derivano dalla campagna, dall’agricoltura, e che vogliono sottolineare la salubrità, la genuinità degli ingredienti che provengono dalla natura, dal km0.
Campo lungo e campo medio, dove l’inquadratura va via via restringendosi nei margini e nei limiti.Campo totale, per descrivere un tipo di inquadratura che mostra una scena nella sua interezza, generalmente con l’intento di presentare l’ambientazione completa in cui si svolge l’azione. È spesso usato per stabilire il setting iniziale di una scena o per cambiare la prospettiva narrativa, offrendo una panoramica che può aiutare a collocare l’azione in un contesto più ampio. Può includere sia elementi architettonici, come edifici e strade, sia naturali, come paesaggi.
– Figura intera, dove si inquadra la persona nella sua interezza, come si può facilmente evincere dal nome.
– Piano americano, spesso utilizzato nelle inquadrature delle trasmissioni dei talk show, dove l’inquadratura comprende dal ginocchio in su. Il nome deriva dai vecchi film western, la cui inquadratura tipica ritrae gli attori dalla testa fino alle pistole appese alla cintura.
Mezza figura o piano medio, che identifica il mezzo busto dei giornali TV.
Primo piano, in cui si va ad inquadrare dalle spalle in su.
Primissimo piano, dove si desidera sottolineare il volto della persona, per enfatizzare lo stato d’animo in particolari scene intense, drammatiche.
Particolare e dettaglio, in cui si va ad inquadrare una piccola parte del volto, come gli occhi (pensiamo ad esempio agli sguardi nei duelli dei pistoleri, nei film spaghetti western alla Sergio Leone). Se il particolare coinvolge una parte del viso, il dettaglio si interessa di più agli oggetti, che non sono meno importanti nello storyboard generale dello spot commerciale, come nel lungometraggio.


L’importanza fondamentale della composizione


La composizione è uno degli aspetti vitali sia della cinematografia, sia dei contenuti video promozionali che rientrano nel marketing, come ad esempio gli spot: in pratica, un’ottima composizione, realizzata ad arte, può trasformare un’immagine mediocre in qualcosa di speciale, elevando lo standard qualitativo a pura arte visiva, visual. Comporre il campo in modo corretto serve a generare un punto focale chiaro, cristallino, e a guidare lo sguardo dello spettatore: questo è molto importante, poiché veicola il messaggio in modo più efficace. Esistono, a tal riguardo, delle regole specifiche per ottenere un’ottima composizione:
– la regola dei terzi, in cui si divide l’immagine in una griglia immaginaria fatta di nove parti uguali, posizionando i punti focali lungo le linee immaginarie o nelle intersezioni. A cosa serve? A dare una sorta di equilibrio e di armonia all’intera composizione, e renderla più accattivante;

un uso intelligente della luce e della luminosità può trasformare di netto l’approccio con l’immagine stessa, rendendola più armonica, confortante, rassicurante, nei toni soffusi, oppure più drammatica, intensa, nelle sfumature più fredde e nei contrasti netti, simmetria e asimmetria vengono sfruttate per dare un calibro differente a campi e piani, e generare differenti e contrastanti sentimenti, di equilibrio e di armonia, oppure di disordine, caos o smarrimento, in un unico termine, di dramma;

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

Altri articoli dal Blog di Kortocircuito

Video testimonial e case study: l’efficacia dei video testimonial e quali agenzie contattare per attori e celebrità
Video testimonial e case study:  l’efficacia dei video testimonial e quali agenzie contattare per attori e celebrità
Cinematografia avanzata: comprendere la composizione e l’inquadratura di uno spot
Cinematografia avanzata: comprendere la composizione e l’inquadratura di uno spot
Tipi di intervista: non strutturata, semistrutturata e strutturata
Tipi di intervista: non strutturata, semistrutturata e strutturata