Concept creativo per realizzare video pubblicitario d’impatto   

Non ti va di leggere? Guarda e ascolta l’articolo sul nostro podcast

Tutto inizia con un’idea, quella scintilla creativa che si accende e balena in testa, non parliamo solo di “semplice intuizione”, perché un concept pubblicitario è l’esatta e perfetta base su cui costruire qualcosa di unico e memorabile. È piuttosto la visione che guida ogni decisione, dal primo brainstorming fino alla post-produzione. Ma cosa rende un’idea forte a tal punto da poter trasformare un semplice video in un’esperienza coinvolgente e indimenticabile, capace di parlare al cuore e alla mente dello spettatore?
Seguiteci e scoprirete come sfruttare due strategie, brainstorming e archetipi, per capire come interpretare il cliente e le sue scelte, e creare video che possano essere accattivanti, dall’appeal attraente e soprattutto convincenti. 

INTRO
Se vi siete chiesti cos’è un video virale e come si crea, non vi resta allora che ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito. 


Brainstorming e concept creativo


Ricordate la scena di “The Social Network” in cui Mark Zuckerberg e altri sono riuniti intorno a una lavagna, lanciando idee per creare il futuro Facebook? Ecco questo è il brainstorming, frenetico e creativo, l’epitome di come una semplice sessione di idee possa dare vita a qualcosa di decisamente straordinario. Cicerone diceva “tot capite, tot sententiae” cioè “tante teste, tanti pareri”, oggi è più diffuso il modo di dire inglese “cervello in tempesta”. Questa è una tecnica talmente apprezzata da diventare un vero e proprio trend, utilizzata per far emergere spunti, idee e riflessioni in sede creativa di gruppo.
Come si svolge un brainstorming? Beh, In pratica, tutto il team, o parte di quello, si riunisce e dà libero sfogo a tutte le ispirazioni e alle opinioni che balenano nella mente, si segue una consecutio creativa o semplicemente un flusso di coscienza, un flow of consciousness, per dirla “alla James Joyce”.

In realtà, per fare brainstorming non occorre per forza “essere in gruppo”, ma lo si può fare anche da soli. L’obiettivo è però sempre quello: migliorare il processo creativo, per arrivare al collo della bottiglia, ovvero al concept creativo o quanto meno ad esempi di concept di progetto. Scopriamo come utilizzare alcuni semplici trucchi del mestiere.


Progettare un video creativo attraverso le mappe mentali


Quando si programma un video social, è molto importante organizzare una sorta di script, di sequenza, una storyboard che lo renda chiaro allo spettatore, con un capo e una fine. Però, in principio, è ancora più importante scovare un’idea illuminante, che renda il video unico, originale, in grado di distinguersi dagli altri. Per ottenere questo prodotto esclusivo potete affidare le vostre idee a una mappa concettuale, in modo da dare un ordine e un senso, passando a setaccio le vostre ispirazioni in base a questo schema:

– posso sostituire e cambiare questo concetto con altre idee?
– posso trovare delle combinazioni, delle associazioni con altri prodotti, in modo da agganciare un concetto a un simbolo, rendendolo più riconoscibile allo spettatore?
– qual è lo scopo di questa idea? Può essere qualcosa di originale e di unico?
– posso modificare il prodotto per renderlo esclusivo e, soprattutto, qualcun altro potrebbe farlo?- posso rendere questo concetto più semplice?
– come renderebbe il suo opposto?

Può sembrare filosofia, e un po’ lo è, se la guardate in una certa ottica, ma in realtà si tratta di un processo analitico, che sta alla base del momento creativo, e serve a rendere unico il prodotto, a creare qualcosa di originale, un’invenzione che può cambiare tutto.


Ricerca di reference per ispirazione


Bene… avete fatto le vostre mappe mentali e la fase del brainstorming ha generato idee. Ma non avete finito! Adesso è importante, anzi fondamentale, dedicare del tempo alla ricerca di reference. Questo vorrà dire analizzare video, film, spot pubblicitari e altri contenuti efficaci nel catturare l’attenzione del pubblico. Studiare questi esempi può fornire spunti, ulteriori idee e ispirazione in grado di aiutarvi a capire quali elementi visivi, narrativi e tematici sono meglio e più in linea con il vostro target. Un consiglio? Utilizzate piattaforme come YouTube, Vimeo e social media per raccogliere esempi rilevanti e annotare cosa funziona e cosa no.


Strutture narrative e personaggi ricorrenti


Vi ricordate quei tanto cari e nostalgici “c’era una volta” che nonne e mamme vi leggevano prima di farvi addormentare la notte? Beh, sappiate che per rendere un video davvero coinvolgente, è utile incorporare strutture narrative classiche e possibilmente personaggi con cui il pubblico può identificarsi, perché rispecchiano determinati “archetipi”.
In linea generale tutti gli schemi e i modelli che si basano sulla struttura narrativa includono:

l’eroe e l’antagonista: si tratta di una figura cardine, generalmente il protagonista, che deve superare difficoltà e conflitti proposti di solito da un rivale, l’antagonista, creando una trama avvincente e piena di tensione;
il tema della sfida: tutti i racconti hanno in nuce il superamento degli ostacoli o delle difficoltà. Si tratta di “prove purificatrici”, che permettono una “redenzione” e una modalità di crescita personale e di vittoria contro le avversità;
– la famiglia e le relazioni: quello che muove i personaggi sono le emozioni, come l’amore o l’istinto di protezione, la tenerezza, così come le emozioni antagoniste come l’odio, la rabbia, l’invidia o la gelosia. Questo muove le dinamiche relazionali e l’excursus della narrazione, fino a toccare corde emotive più profonde;
soluzione finale: quello che si potrebbe considerare l’ultimo capitolo della storia, che vede l’eroe vincitore dopo aver superato tutti gli ostacoli, quando finalmente potrà ricongiungersi con il proprio “oggetto di valore”, nel conclusivo “happy ending”.

Le storie cariche di tutti gli elementi narrativi aiutano a costruire una connessione emotiva con lo spettatore, facendo sì che si riconosca nelle storie raccontate e si senta coinvolto nel messaggio del video. Questo accade anche in virtù degli archetipi già sopra spoilerati. Ma cosa sono esattamente questi “modelli”? Scopriamolo subito.


Strutture narrative e personaggi ricorrenti


Questi archetipi, come è facile dedurre, sono un insieme di stati d’animo, di caratteri e di modalità con cui la persona affronta (o si scontra con) la realtà, e si basano sul modo con cui l’individuo si relaziona con queste 4 emozioni primordiali, ancestrali:

stabilità
cambiamento
senso di appartenenza
senso di indipendenza

Analizzare questi fattori presi dalla filosofia, e applicati nell’ambito di una strategia comunicativa, si rivela un’operazione estremamente interessante. Si tratta di un’analisi che sfocia nell’antropologia, che sfiora argomenti legati alla psicanalisi e allo studio del proprio Ego, più o meno risoluto nei confronti della società e della comunità, della collettività.
Avere competenze in ambiti interdisciplinari, che includono anche le teorie di Freud sulle relazioni tra Io, Es e Super Io, aiuta a comprendere come si formano le decisioni dell’individuo e il suo potere d’acquisto. Queste conoscenze permettono di prevedere le scelte del consumatore riguardo a prodotti, servizi o brand.
Perché in un archetipo ci si immedesima, ci si riconosce. Il modello esplorato nella comunicazione di un video, ad esempio in uno spot pubblicitario, diventa personificazione del target. Le passioni, le emozioni tessute nella trama narrativa sono quelle filtrate dall’archetipo e le medesime esperite dallo spettatore che “decodifica” il messaggio proprio grazie agli archetipi “messi in scena”. E si immedesima, vive attraverso le loro storie la propria narrazione emotiva.


L’intelligenza artificiale strumento sempre più versatile


Psicoanalisi e antropologia tuttavia non sono le uniche metriche di tracciabilità e lettura, anche l’intelligenza artificiale (IA) può apportare il proprio contributo, integrando i parametri attraverso i quali analizziamo e comprendiamo i comportamenti umani, inclusi gli archetipi. Grazie ad algoritmi avanzati di machine learning e analisi dei big data, riusciamo ad identificare pattern comportamentali e psicologici che altrimenti potrebbero sfuggire. Questo permette una segmentazione del target ancora più precisa e la conseguente creazione di contenuti personalizzati che aderiscono profondamente con il pubblico e le sue aspettative.
Grazie alle più diffuse IA possiamo avere informazioni a portata di mano generare dei contenuti di qualità o effettuare analisi scrupolose e dettagliate.Ad esempio, piattaforme di IA possono analizzare grandi volumi di dati provenienti dai social media, rivelando non solo le preferenze esplicite dei consumatori, ma anche le loro motivazioni e bisogni impliciti. Questo livello di analisi consente di costruire campagne ad alto engagement che tengono alta l’attenzione e creano anche una connessione emotiva duratura con il pubblico.


Concludendo


Il potere di un concept creativo non risiede allora solo nella sua capacità di attirare l’attenzione. Un video ben progettato, che sfrutta adeguate strategie, come quelle di brainstorming e degli archetipi, parla dritto al cuore e alla mente degli spettatori, riuscendo anche a prevedere e influenzare le loro scelte all’interno di un oceano di emozioni, desideri e attese. Una risorsa preziosa per creare campagne pubblicitarie di grande impatto. Ecco un modo alternativo per fare analisi di mercato (ci avreste mai pensato?). Intercettare e definire la tipologia di target (di pubblico) e realizzare video davvero efficaci con un concept, aiuta a creare campagne pubblicitarie che lasciano un’impronta indelebile e risultano per questo potenti nella loro capacità di conversione.

Quant’è misteriosa la mente umana!

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

Altri articoli dal Blog di Kortocircuito

Concept creativo per realizzare video efficaci e d’impatto
Concept creativo per realizzare video efficaci e d’impatto
Come fare pubblicità in modo efficace: il video virale come soluzione vincente – con Dario De Giacomo, founder Kortocircuito
Come fare pubblicità in modo efficace: il video virale come soluzione vincente – con Dario De Giacomo, founder Kortocircuito
Realizzare video annunci professionali ad alta conversione
Realizzare video annunci professionali ad alta conversione