10 migliori video corporate aziendale di sempre
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Ciao a tutti e benvenuti nell’ultima puntata di Kortotalks, il podcast di Kortocircuito che racconta cosa succede all’interno di una casa di produzione video questa è una puntata un po’ speciale, diversa dalle altre oggi parleremo dei migliori video corporate di sempre.
Ricordate il primo video pubblicitario che vi ha fatto emozionare? Quello che ha trasformato un semplice marchio in una presenza costante nella vostra vita quotidiana? I video corporate aziendali hanno il potere di raccontare storie avvincenti e di costruire un’identità di marca duratura. Con il termine di video corporate si intende di fatto un particolare contenuto multimediale che nasce con uno specifico obiettivo: pubblicizzare e promuovere un marchio, un’azienda, un’idea di valore, gli intenti, gli ideali e, in un’unica parola, la brand identity che si distingue e seduce.
Ma tutto questo si raggiunge mantenendo forte la connotazione narrativa e la necessità primaria di raccontare e raccontarsi attraverso una storia, una vicenda che si trasforma inevitabilmente in cultura di massa. Non si tratta di strategie comunicative esclusivamente attuali, dei nostri tempi, ma di video che oggi fanno parte del nostro vissuto e che contribuiscono ancor oggi a costruire l’identità di uno specifico brand. E quali sono i corporate video più famosi di sempre, quelli che sono entrati nel nostro vissuto e nel nostro bagaglio culturale? In questo articolo esploreremo i 10 video corporate aziendali più iconici, perché davvero hanno lasciato un segno indelebile nella cultura di massa. Seguiteci in questo viaggio indietro nel passato, dagli anni ‘80 ad oggi, per scoprirne di più!
Video Corporate Anni Ottanta: la Milano da bere e la mondanità giocosa
Quando torniamo con la mente agli anni ’80, un esempio iconico di quella “Milano da bere” è lo spot dell’Amaro Ramazzotti, che immortala scene di vita davanti al Duomo di Milano, fuori dall’orario di lavoro, con colleghi e amici, con la dolce metà. Lo spot pubblicitario non solo è un messaggio ben riuscito e di successo, ma soprattutto rappresenta la testimonianza diretta di una società in forte cambiamento, quella dei cosiddetti yuppies, degli impiegati rampanti, dei businessman, delle donne in carriera di successo. La Milano da bere, cui fa da scenario un background spettacolare, quello della Madonnina, non è altro che l’impronta della società edonistica degli anni Ottanta, fondata sul culto della bella vita: la città meneghina degli affari e della moda è perfetta come setting di celebri spot di amari dopo pasto e aperitivi, poiché incarna la mondanità, la frenesia di una metropoli che corre veloce e che lascia poco tempo all’introspezione, preferendo l’esteriorità della vita e la bellezza in tutte le sue forme.
Un altro spot memorabile degli anni ’80 è quello del Lipton Ice Tea. Questo spot, con la sua atmosfera fresca e rilassata, ha saputo trasmettere, attraverso la figura di un credibilissimo Dan Peterson, un senso di leggerezza e divertimento che ben si sposa con la mondanità giocosa di quegli anni e che trova nel caldissimo Chattanooga Tennessee il luogo ideale per una pausa rinfrescante tra un sorso di tè freddo e un tuffo rigenerante ai bordi di una popolatissima piscina d’estate.
Gli Anni Novanta e il ritorno alle radici per i video corporate aziendali più memorabili
Negli anni ‘90 si percepisce il bisogno di riscoprire l’attaccamento alla famiglia e il senso dei valori più intimi e profondi attraverso i celebri storytelling della Mulino Bianco, che realizza spot pubblicitari sulle sue Nastrine, ma la scelta su cosa mangiare a colazione è infinita e tutte le merendine funzionano da feuilleton a puntate.
A ritornare sul tema “casa e famiglia” la Barilla che lo snocciola spot dopo spot sui vari formati di pasta, come l’indimenticabile spot spaghetti Tokyo, un perfetto esempio di pubblicità che ha saputo creare un legame emozionale duraturo con il pubblico. Questo spot è rimasto impresso nella memoria collettiva per la sua capacità di evocare sentimenti di calore e tradizione, utilizzando un sottofondo musicale iconico e raccontando la re-union di una famiglia “a distanza”, dove la pasta è per l’appunto un elemento centrale della vita familiare.
Questa tipologia di spot che toccano le leve della nostalgia e della tradizione sanno creare una connessione emotiva profonda e rappresentano in pieno l’aim dell’azienda alla quale appartengono, con quell’intento chiaro di proporre ai consumatori un ottimo prodotto, genuino, fatto come una volta. E probabilmente è anche per questo che “sanno di famiglia”.
Il 2000 e la svolta del video corporate aziendale: quando “ci si mette la faccia”
Ci troviamo a Cologna Veneta, e questa è la storia di un imprenditore che è diventato oggi il simbolo della pasta fresca in tutto il mondo: di fronte alla concorrenza di un colosso dell’industria alimentare, e con il chiaro intento di non venir acquistato dal medesimo, il titolare di una ditta di provincia decide di metterci la faccia e di entrare nello spot. Parliamo degli Sfogliavelo di Giovanni Rana. Dapprima con timidezza, poi con la stessa stoffa di un attore vissuto, l’imprenditore veronese mostra con orgoglio i propri prodotti, dai tortellini di prosciutto ai ravioli ricotta e spinaci, imponendosi nel mercato come leader nel settore. Oggi l’azienda si fa portavoce dell’amore per la cucina regionale, e del Made in Italy riconosciuto come eccellenza all over the world. L’idea geniale di bucare il video con il suo volto rubicondo e la sua personalità gioviale e rassicurante, è stata davvero vincente: questo ha contribuito a rinforzare il sentimento di affidabilità e consolidare il rapporto con il consumatore, che si ritrova nella storia aziendale del marchio e dalla necessità di rivalsa.
Su questa scia anche Francesco Amadori. Il video sul pollo campese diventa una ennesima dichiarazione con quella rassicurante certificazione sulla qualità degli alimenti: “Parola di Francesco Amadori”. “La Qualità è una Scelta,” diventa un esempio eccellente di video corporate che utilizza proprio la narrazione per comunicare i valori fondamentali del marchio. Anche in questo caso la presenza diretta del fondatore in primis e le immagini della vita rurale italiana in secundis creano un legame emotivo con il pubblico, rafforzando l’immagine del brand che si impegna sul fronte della sicurezza alimentare.
Un altro esempio di video corporate aziendale di successo è quello che rappresenta il personale della Star, mentre è alle prese con un’enorme produzione di Gran Ragù di carne: lo facciamo come te, ma più in grande, è lo slogan di successo che è entrato nel nostro vissuto come un ritornello e incarna il desiderio di tutti i dipendenti del marchio, saldamente uniti e motivati nel cucinare per il consumatore un sugo genuino, buono, sano, saporito, come fatto in casa. Che siano attori, piuttosto che veri dipendenti, poco importa: la loro funzione è rappresentare l’azienda, e portare avanti con determinazione i valori di cui si fa portavoce.
Commovente in tal senso il messaggio della compagnia assicurativa thailandese Life Insurance che sceglie di rendere testimonial del suo spot un “Unsung Hero”, una persona qualunque, ma capace di esaltare la bellezza dell’altruismo e rendere il Mondo un posto migliore anche solo se attraverso piccoli e semplici gesti, fatti senza aspettarsi nulla in cambio.
Il protagonista si fa portatore di atti che spesso sono ripagati in modi che superano il valore del denaro: così condividere il cibo con un cagnolino randagio rende l’animale il suo fedele amico, come dare acqua trasforma una piantina secca in un rigoglioso e profumato giardino fiorito, fino al potere dare una mano a una bambina bisognosa, aiutandola a ottenere un’educazione scolastica. Ogni azione è un esempio di come la generosità possa trasformare profondamente le nostre vite, un richiamo all’umanità, al rispetto e alla speranza, dimostrando che le vere ricompense sono le emozioni e i momenti di felicità che non si possono comprare.
L’ultimo ventennio: la necessità di disconnettersi con la tecnologia e di riconciliarsi con l’umanità
Oggi i video corporate aziendali veicolano un messaggio, che sia di condivisione, inclusione, rispetto, ecologia, solidarietà, uguaglianza: la necessità che si percepisce a livello oceanico è quella di disconnettersi dai dispositivi mobili e ritrovare la propria connessione con la natura, con il proprio Io e la propria interiorità. Il video promozionale di US Cellular che vede protagonista la rockstar Alanis Morissette è proprio un esempio notevole di come i video corporate aziendali possano utilizzare celebrità e narrativa per veicolare messaggi potenti e rilevanti. Lo spot vede la protagonista, Alanis Morissette, che rievoca il suo iconico videoclip “Ironic”. La narrazione gioca sul contrasto tra il titolo della canzone e l’ironia del messaggio pubblicitario: non è forse ironico come e quanto la tecnologia che dovrebbe connettere le persone, in realtà, spesso le isola?
Con il valore della riconciliazione anche lo spot di Esselunga “Non c’è una spesa che non sia importante” che fa leva sulle emozioni, usando una storia sempre più comune, quella della famiglia separata, creando un forte legame emotivo con lo spettatore. La narrazione avviene attraverso gli occhi innocenti e speranzosi della figlia, una piccola bambina, che cerca di riunire la sua famiglia attraverso un gesto semplice ma significativo: consegnare al padre, come dono da parte della mamma, la “pesca” presa al supermercato Esselunga per l’appunto.
La musica di sottofondo e la cinematografia dolce e coinvolgente amplificano l’effetto emotivo.
Concludendo
Da tutto l’excursus fatto attraverso i decenni dei video corporate aziendali capiamo allora come questi contenuti non siano semplici strumenti di marketing, ma veri e propri potenti veicoli di narrazione che riflettono e influenzano la cultura di massa.
Guardando al futuro, possiamo aspettarci che i video corporate continuino a evolversi, abbracciando possibilmente le nuove tecnologie e rispondendo ai cambiamenti sociali, ma mantenendo al centro la capacità di raccontare storie coinvolgenti e significative, in grado cioè di emozionarci come sempre hanno fatto e restare così per sempre nei nostri cuori.
La seconda stagione di Kortotalks finisce qui.
Grazie per averci seguito

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.
*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

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