Video testimonial e case study:  l’efficacia dei video testimonial e quali agenzie contattare per attori e celebrità 

 

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È verità assoluta che prima di comprare un prodotto (o un servizio), tutti passiamo ore e ore a documentarci attentamente sull’argomento o a seguire il consiglio di un’autorità in materia.  Tranne che non siate affetti da oniomania  e da shopping compulsivo, le neuroscienze spiegano come il nostro cervello tenda  in tutti i modi a “trovare rassicurazioni e motivazioni” credibili per completare un acquisto.

Se vi siete chiesti a che serve un testimonial e dove trovarlo, non vi resta allora che ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito.

Le motivazioni per cui si sceglie di acquistare trovano radici nel  personale vissuto dell’acquirente, anche nei valori, nei bisogni esistenziali, o persino nelle relazioni di fiducia che si hanno con un brand.

L’ influenza dalla rete  agevola le relazioni che si instaurano tra azienda e cliente, proprio perché quando si cerca un prodotto o un servizio, la prima idea che balena alla mente è saperne di più, magari “googolando” il nome di quell’articolo sui motori di ricerca. La storia del brand, le caratteristiche, la filosofia, il prezzo della merce o dei servizi dell’offerta, senza dimenticare pareri, opinioni e recensioni che aumentano o peggiorano la brand awareness e reputation value del marchio in questione sono gli strumenti più immediati che ha a disposizione il cliente.  Ma uno in particolare è probabilmente più efficace di altri! Ovvio, i video testimonial!
Rapidi, veloci, concisi e incisivi: in pochi minuti il “potenziale” cliente viene informato sulle caratteristiche, sul potenziale del prodotto e viene incuriosito, a livello emozionale, attraverso le testimonianze d’uso, le esperienze, le referenze e i risultati ottenuti con un determinato prodotto, e quindi con il brand che gli ha dato la paternità.


Dal passaggio dal passaparola di una volta ai video dell’epoca moderna digitale


Ancora oggi lo strumento del passaparola è utile, soprattutto in un contesto ridotto e contenuto, come in una nicchia, dove basta un passaggio di opinioni e di recensioni tramandate a voce, per migliorare (o peggiorare) la reputazione di un marchio. Fosse anche per la scelta di un ristorante, o addirittura per il parrucchiere, basta un parere fidato
E se un tempo il “testimonial” era “strettamente” l’attore in voga o il vip del momento, oggi il garante della bontà di un servizio o di quel determinato prodotto è comunque qualcuno che ha sperimentato il prodotto o chi, possibilmente, ne incarna i valori. Ancora il vip o l’attore? Beh, sì… ma non solo! Nano e micro influencer sono sempre più spesso presenze che stanno ricevendo maggiore credibilità. Il punto è proprio questo: la credibilità che diventa fiducia nell’affidarsi al giudizio di terzi.  E ancora una volta la rete diventa la dimensione migliore per diffondere contenuti che provano e testano la bontà di un brand e dei suoi prodotti.


Le online reviews


Uno dei primi esempi di quello che possiamo definire un format simile alla più classica “testimonianza video” sono le “online reviews”.
Si tratta di recensioni presenti sul sito del prodotto o del servizio in questione, spesso richieste dal marchio stesso come strumento di garanzia: in pratica, si gioca d’anticipo, richiedendo il parere a chi ha potuto testare l’articolo, in modo da incuriosire, convincere e attirare più persone possibili, che sono eventuali e potenziali clienti. Oggi le recensioni online sono così efficaci che, in base a recenti studi, hanno la capacità di influenzare al 90% le decisioni degli acquirenti e quindi sono un’arma vincente per controllare il potere d’acquisto stesso. Sono tantissime le persone che, infatti, prima di comprare qualcosa, cercano, leggono e si avvalgono delle recensioni e dei pareri in rete; in modo da poter contare sul concetto di affidabilità, assicurato da chi l’ha provato veramente. Sono i brand e le aziende stesse ad inserire nel sito del prodotto i pareri e le opinioni del clienti, sotto forma della locuzione “così dicono di noi”, “parlano di noi”, eccetera. Raccogliendo le opinioni e gestendo al meglio le risposte dei clienti, infatti, è possibile influenzare i potenziali acquirenti futuri.


I video testimonial


Le opinioni scritte, anche se sono utili e sicuramente d’impatto, non ottimizzano al massimo le potenzialità della rete: il video testimonial, invece, come abbiamo avuto modo di anticipare per certi versi, è la risorsa vincente che valorizza le necessità dei futuri clienti a sentirsi rassicurati e guidati all’acquisto. In questo modo il video sfrutta questo bisogno, la sete del cliente di informazioni e di sicurezze, per creare traffico, engagement, fidelizzando nuovi clienti.
I testimonial sono esempi perfetti di come le celebrità possano rafforzare il legame con il pubblico target, conferendo autenticità e credibilità al brand. Sono le agenzie che giocano in questo caso un ruolo cruciale, selezionando (e mettendo a disposizione delle aziende) i testimonial in linea con l’identità di marca. Questo vale anche per gli influencer, di cui spesso tali agenzie possiedono un vero e proprio catalogo da esibire a seconda dei bisogni aziendali emersi.

Per i VIP più famosi, invece, è essenziale rivolgersi ai loro agenti personali, così da gestire queste collaborazioni d’alto profilo nella maniera migliore e più adeguata.
Ma a prescindere da tutto, una strategia comunicativa che si affaccia sul mercato in modo convincente e persuasivo, ai giorni d’oggi iperconnessi, non può fare a meno dei contenuti digitali e video! 

Sintetizziamo qui i motivi salienti per cui il mondo del visual ha un impatto più efficace ed immediato sul potere decisionale dei clienti:

– le immagini, associate al suono delle parole e alla musica, risultano molto più accattivanti rispetto a un contenuto scritto;
– i clienti trascorrono più tempo su un sito web ricco di video e di contenuti multimediali dall’appeal accattivante;
– i video sono più accessibili, più facili da  fruire rispetto a un testo scritto che, soprattutto per chi ha poca pazienza, risulta noioso;
– i video testimonial rappresentano un target in cui immedesimarsi, ;
– le risposte a dubbi e perplessità provengono direttamente da un pubblico in cui ci si può immedesimare, soprattutto vengono risolti e questo aumenta il sentimento di affidabilità verso il cliente. 
– un video testimonial, grazie alla spontaneità e alla genuinità dei contenuti, attira i potenziali clienti attraverso un sentimento di comune condivisione.

    Come sempre, consigliamo di affidarsi a un’agenzia qualificata e competente che possa aiutarvi nel produrre un video testimonial il più possibile veritiero e mai artefatto, che funzioni da catalizzatore verso nuovi e potenziali clienti attraverso, ancora una volta, il potere persuasivo delle emozioni e dei sentimenti.

    Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

    *Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

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