Come trovare influencer a Milano per la produzione di spot pubblicitari

 

video viral stracciatella mia
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Avete mai notato quanto i consigli degli amici o di qualcuno di cui abbiamo grande considerazione, possano influenzare immediatamente la nostra decisione? Già, è proprio su questo meccanismo di fiducia che le aziende fanno promozione di servizi e prodotti sui propri canali, attraverso “il consiglio”  diretto di testimonial e influencer.
E se i testimonial sono celebrità o massimi esperti nel loro settore, che basano la personale endorsement sulla loro credibilità, gli influencer, invece hanno la capacità di connettersi emotivamente e costruire veri e propri scambi relazionali con il loro seguito, “influenzato” attraverso la condivisione di esperienze personali dirette con il prodotto o il servizio promosso.



Se vi siete mai chiesti come si trova un influencer, dove cercare e chi contattare, non vi resta allora che ascoltare, leggere e guardare come portiamo le idee fuori dal circuito.

Non ti va di leggere? Ascolta l’articolo sul nostro podcast, realizzato grazie al bando TOCC*

Influencer: macro, micro e nano


In primo luogo partiamo da un dato di fatto: se il macro influencer rappresenta una celebrità e può contare su milioni di follower, i micro (da un minimo di 10 e un massimo di 100 mila follower) e nano influencer (dai 1.000 follower fino a 10.000) acquistano una maggiore credibilità da parte del consumatore, perché creano un rapporto più diretto e confidenziale con il pubblico. Nonostante la sigla adv appaia sempre, i video dei micro influencer rappresentano quasi sempre prodotti e servizi che quegli stessi content creator amano, apprezzano, sono abituati a usare, come ad esempio nel caso di  creme e sieri per la propria skincare quotidiana. I macro influencer sono le celebrità, i personaggi nell’ambito dello spettacolo o quelli che sono diventati influenti perché esperti in un ambito specifico.
A Milano, città all’avanguardia per eccellenza, gli influencer (soprattutto micro e nano influencer) non sono solo trendsetter, ma veri e propri ponti tra le aziende e il pubblico, capaci di trasformare un semplice prodotto in un must-have.
Scopriamo insieme come trovare influencer, facendo engagement sui social, utilizzando il caro vecchio metodo del passaparola, o richiamando contatti grazie all’uso efficace delle strategie.


Cosa è necessario avere chiaro prima di scegliere con cura i propri influencer?


In primo luogo devono essere allineati con la brand identity del marchio, riflettere e veicolare gli stessi valori e la stessa etica. Come secondo punto, devono rispecchiare il target, così da richiamare possibili consumatori e clienti. Ad esempio, per una cantina di vino prestigioso, sarà opportuno circondarsi di nano o micro-influencer che lavorano nel settore del beverage, che amano uscire a cena nei locali di tendenza di Milano, quelli più ricercati, che frequentano degustazioni, eventi in vigna, Vinitaly o che ancora meglio studiano o lavorano come sommelier.
Anche agronomi, coltivatori, persone che lavorano a stretto contatto con la terra possono diventare influencer di spessore, di un certo rispetto, proprio perché conoscono la materia prima specifica, hanno a che fare in prima linea con quello di cui parlano. Mentre per grandi brand, spesso, è consigliabile scegliere dei volti noti.
Proprio su questa dimensione ci siamo mossi noi di Kortocircuito con due dei nostri video incentrati su due grandi e distinti brand: Arancia Rosaria e Stracciatella Mia.  È stato possibile allineare perfettamente la scelta dei testimonial, selezionati dalle proprie agenzie di comunicazione, con l’identità e i valori del brand. Parliamo di Roy Paci e Stefano Callegaro.
Roy Paci, già volto noto nelle pubblicità di Arancia Rosaria, ha rafforzato il legame con il target siciliano, sia perché lui stesso siciliano e in grado di rafforzare un maggior senso di appartenenza al territorio, e sia perché il musicista ne ha composto il jingle diventato famoso trait d’union col marchio.
Mentre Stefano Callegaro ha portato la sua credibilità nel settore culinario a Stracciatella Mia, enfatizzando velocità e qualità del prodotto e non semplicemente esserci per “attirare l’attenzione”, sottolineando proprio l’importanza di tradurre un volto nell’essenza del brand.


Come trovare influencer nella città meneghina?


Ora che avete chiaro quanto è importante il target di riferimento, passiamo a definire il micro-target con particolare attenzione a influencer settoriali, di nicchia, che possano dare concretamente valore al vostro prodotto o servizio, e ispirare credibilità.  La scelta migliore è reclutare i content creator migliori per il vostro brand o la vostra azienda, magari Cercando proprio fra i vostri follower. Nella strategia di influencer marketing, è essenziale identificare potenziali collaboratori direttamente tra i propri follower sui social media, come ad esempio su Instagram.  Come primo step può essere funzionale controllate nella lista di chi vi segue quali sono le persone che interagiscono maggiormente con i vostri post, dimostrando apprezzamento e fiducia verso il vostro brand. Commentare e lasciare un feedback, ad esempio, è la prova della loro fiducia nei vostri confronti; una testimonianza di apprezzamento per il brand e per ciò che questo ha da offrire. Controllate sempre i vostri contenuti con i tag specifici come “@” per le persone o “#” per gli argomenti: sarà più semplice anche verificare le interazioni dei seguaci e dare uno sguardo al loro tone of voice, allo stile, alle dimensioni del loro pubblico e soprattutto alla tipologia, al target. Con questa strategia potete trovare potenziali utenti. Questo, sintetizzando in una sola parola, si chiama fare engagement ed è il primo punto di partenza per una collaborazione efficace nell’influencer marketing.


Collaborare con un’agenzia di influencer marketing


Per quanto si abbia una volontà ed una pazienza di ferro, può essere difficile cercare le persone giuste. Scorrere la lista dei propri seguaci e creare in autonomia un programma efficace di influencer marketing, contando su un bacino di content creator che possano promuovere l’azienda in modo credibile e veritiero, alla lunga può risultare davvero difficoltoso: per questo motivo esistono delle agenzie affidabili che raccolgono i migliori nano, micro e macro influencer, i più talentuosi, curiosi e appassionati, aiutandovi a gestire con successo le collaborazioni di cui avete veramente bisogno!
Le agenzie marketing hanno proprio questo obiettivo: connettere i brand e i marchi con i giusti influencer, gestire i prezzi, la creazione di contenuti di valore, l’analisi del ranking e delle prestazioni. Queste stesse agenzie, quelle più specializzate, possono anche sostenere attivamente la vostra attività aiutandovi a incrementare il cosiddetto ROI dell’azienda, il return of investiment, un bilancio effettivo tra il vostro capitale investito, il potenziale del brand e i risultati effettivi come posizionamento, brand reputation e vendite.
Insomma, in sintesi estrema, affidare il proprio business a professionisti del settore significa potenziare la strategia di marketing con collaborazioni vere, di grande impatto e assolutamente durature nel tempo.

Questo articolo è stato realizzato grazie agli incentivi TOCC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, grazie ai fondi dell’unione europea NextgenerationUe.

*Il podcast KortoTalks è stato realizzato grazie alla partnership con Milk Studios, con Davide di Pasquale di Associazione Uniamoci onlus, grazie a Marco Bongi dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, grazie a Dario Sorgato dell’associazione NoysyVision Onlus.

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